«I punti forti: l’avvio degli interventi anti-crisi e la riforma della legge elettorale»
FEDERICO GEREMICCA
ROMA
Il Pd non vuole le elezioni anticipate. E non le vuole - o non dovrebbe volerle - per un mucchio di ragioni che Walter Veltroni, stavolta, elenca con un puntiglio e una pignoleria che ricordano assai poco le sue sperimentate capacità affabulatorie. Si comincia dalle elezioni e dal Pd perché, ad esser onesti, il Partito democratico è apparso visibilmente oscillante, sul punto: a seconda di questo o quel dirigente, un giorno è meglio andare a votare e quello dopo - invece - diventa preferibile un nuovo governo variamente definito (di transizione, di decantazione, tecnico, etc....continua...
Il Pd non vuole le elezioni anticipate. E non le vuole - o non dovrebbe volerle - per un mucchio di ragioni che Walter Veltroni, stavolta, elenca con un puntiglio e una pignoleria che ricordano assai poco le sue sperimentate capacità affabulatorie. Si comincia dalle elezioni e dal Pd perché, ad esser onesti, il Partito democratico è apparso visibilmente oscillante, sul punto: a seconda di questo o quel dirigente, un giorno è meglio andare a votare e quello dopo - invece - diventa preferibile un nuovo governo variamente definito (di transizione, di decantazione, tecnico, etc....continua...
PS: <<Il deputato del Pd, Walter Veltroni: «Inutile parlare solo di alleanze future, prima dobbiamo metterci d'accordo sulle sei-sette cose da fare»>>.
Per una volta sono d'accordo, le due "cose" non si possono separare.
umberto marabese
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