di Sergio Sergi
Il ministro che s’era bevuto pure lui la favoletta delle armi di distruzione di massa di Saddam ha fatto un viaggetto nella Tripoli del post-Gheddafi ed è rientrato a Roma inseguito da un fiasco.
Verrebbe da dire: senza un Lavitola non si fanno gli affari.
E Franco Frattini, non potendosela prendere con nessun’altro ha pensato per un momento di rivalersi sul giornalista più schietto e onesto che aveva osato ricordargli il famoso “non disturbo Gheddafi” pronunciato da Berlusconi. Che fa l’inviato speciale (de La Stampa, ndr), pone domande imbarazzanti davanti al nuovo premier libico? Allora non lo riportiamo in Italia....continua....
http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/409971/
PS: <<Come dimenticarsi dell'entusiastica visita di D'Alema a Tripoli con tanto di restituzione della statua romana o delle cordialissime strette di mano e abbracci tra Prodi e Gheddafi, preludio dell'umiliante berlusconiano bacio della mano? Tuttavia, all'ex ministro della dittatura, signor Jibril, come tale corresponsabile dei crimini della stessa oltre che di quelli commessi durante la guerra civile dalle milizie dei ribelli - che a quanto trapela dalla coltre della propaganda alleata si sono abbandonati più volte ad efferratezze non inferiori a quelle dei lealisti.......>> Ricordo che questa situazione è "merito" di un Parlamento bipartisan(tutti d'accordo sulla guerra umanitaria) con a capo il Presidente della Repubblica! Provatemi il contrario!
umberto marabese
Nessun commento:
Posta un commento