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venerdì 2 settembre 2011

Le tribù si spartiscono la capitale. "Via gli islamisti o li cacciamo noi"

Ogni quartiere ha la sua milizia «Ci prepariamo a un’altra guerra»

Perché non fa un salto quaggiù la signora Clinton? O la Merkel o Cameron, invece di celebrarsi a Parigi la festa della loro vittoria. Se lasciassero l’Eliseo e arrivassero fin qui, il naso e il cervello gli si ammorberebbero subito di questo tragico puzzo di Libano che infesta l’aria, e fa immaginare che, se una guerra è finita, o comunque è sul punto di finire, ce n’è già un’altra che sta acquattata dietro i muri e le piazze. E sarà una guerra assai più drammatica di quella a Gheddafi, sarà una guerra di tutti contro tutti. Perché la domanda oggi è chi comanda, a Tripoli?
Ibrahim sorride alla domanda. «Quelli che comandano ora, noi non li vogliamo. Punto. O si cambia, o finisce male»...continua...http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/417947/  
PS: E' possibile che la "civile e progressista UE" usi ancora la forza militare per rubare l'energia a paesi sovrani e indipendenti? Si, lo hanno fatto, Iraq e ora la Libia, e lo continueranno a farlo.
Saluti, umberto marabese

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