Per celebrare Italia 150 dovevano restare accese anche d'estate, ma i conti non lo permettono.
Buio d’artista. Con i Cappuccini di Rebecca Horn sbiaditi al sole d’agosto, il tappeto di Buren ridotto a un cielo di cubetti spenti, il (mancato) Volo dei numeri di Merz che non spicca più, rosso lacca, dalla Mole Antonelliana. Eppure la promessa di Palazzo civico, in nome del centocinquantenario, era stata chiara come le Luci: quest’anno, visto che il 2011 attrarrà non pochi turisti, riaccenderemo i neon d’artista il 17 marzo e resteranno in funzione per tutta la primavera e l’estate...
continua: http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/414039/
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PS: Chiedo ai "Compagni" Piero Fassino(Sindaco) e Luigi Passono(Ass. Bilancio): invece di spendere circa 189.000€ all'anno per il super manager...<< ...ma se sulla sua professionalità nessuno discute, a molti ha fatto storcere il naso il compenso stabilito per l’incarico: 186.268 euro l’anno, per un totale complessivo del mandato di 931.340 euro lordi>>«Per poterlo pagare, al Comune non resta che tentare una vincita al “Miliardario”», ironizza un assessore ricordando le esangui casse municipali e i sacrifici che...>> non si poteva fare uno risparmino e tenere accese "le luci d'artista?"
Saluti, umberto marabese
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