Meno male che ci sono i sindacati «duri». Mentre tutto il mondo sprofonda sotto il peso di una tempesta finanziaria che nessuno riesce ad arginare ecco che dall’incontro di ieri tra il governo e le parti sociali la leader della Cgil, Susanna Camusso, ha trovato l’idea vincente per rimettere in piedi l’economia globale: un bello sciopero generale. Ma cosa li paghiamo a fare questi signori se tanto il disco è sempre quello? Ma si rendono conto di quello che sta succedendo o no? Noi guardavamo fino a pochi mesi fa le proteste di piazza di una Grecia in difficoltà scuotendo la testa e pensando: «Poveretti, cosa sperano di ottenere? Non capiscono che così facendo si fanno male da soli?», pensando che gli stralunati fossero solo ad Atene, invece questi benpensanti dello sciopero contro la tempesta ci sono anche a casa nostra.....continua...
http://www.ilgiornale.it/interni/la_cgil_pensa_solo_sciopero_vuole_ridurci_come_grecia/11-08-
PS: Leggiamo anche le ragioni degli "altri". Alla signora Camusso. Gli scioperi si fanno quando le cose vanno bene per mettere del sale sotto i piedi degli industriali e cercare di ottenere qualcosa in più, o per la "rivoluzione d'agosto": se è per quest'ultima, lo sciopero, ci stò subito, se è per la prima.......signora Camusso, ma lei ci fà o lo è?
Saluti, umberto marabese
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