Decine di migliaia di adesioni in 48 ore per un gruppo che chiede di abolire i privilegi fiscali della Chiesa cattolica, "visti i miliardi di euro che noi italiani gli versiamo da tanto tempo". E i finiani di Il Futurista lanciano una campagna online: "Facciamo pagare l'Ici alla Chiesa"di CARMINE SAVIANO
L'OBIETTIVO è messo nero su bianco. Far pagare la manovra di ferragosto anche al Vaticano, "visti i miliardi di euro che noi italiani gli versiamo da tanto tempo". E' questa la ragione sociale di "Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria 1" gruppo che su Facebook ha raccolto oltre 30 mila adesioni in poco più di 48 ore. Centinaia di commenti, suggerimenti, indicazioni. Per portare alla classe politica italiana un solo messaggio: in tempi di crisi economica, i privilegi fiscali della Chiesa Cattolica vanno aboliti. "Con le nuove misure varate dal governo Berlusconi pagano tutti: i dipendenti pubblici, i comuni, chi lavora nel sociale. E loro nulla. Non è giusto, ora basta". Le tasse. Ripristinare l'Ici e l'Ires, abolire l'8xmille. Sono numerose le misure suggerite dagli utenti. Domande e interrogativi, critiche e attacchi si susseguono a ritmo serrato. Si va da "ma perché nessuno dei nostri politici dice che la chiesa deve tornare a pagare l'Ici?", fino a chi propone una sospensione temporanea dei Patti Lateranensi: "Non sarebbe meglio che venisse revocato per 5 anni il Concordato, in modo che la Chiesa possa devolvere in beneficenza i miliardi di euro che riceve dalla Stato Italiano?". E c'è chi prova a ricostruire i privilegi fiscali della Santa Sede: "Il Vaticano non paga Ici, Irpef, l'Ires e tutte le tasse immobiliari anche se possiede quasi il 30% del patrimonio immobiliare italiano"....continua...
http://www.repubblica.it/economia/2011/08/20/news/vaticano_finanziaria-20651611/
PS: Le domande poste dai tanti cittadini ai politici ed al Vaticano, sono estremamente vere, pregnanti ed drammaticamente attuali. Vorrei, però, non venisse scambiato il "credo in Dio" con il Vaticano. Quest'ultimo non ha proprio niente da spartire con Dio, Umberto Marabese.
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