Scelto con le primarie del centrosinistra, nel 2009 Massimo Borghi (Sel) vince le elezioni comunali a Gavorrano (Grosseto). Ma dopo un anno il Pd lo scarica: i consiglieri democratici si dimettono e il Comune viene commissariato.
C’è un paese in provincia di Grosseto dove sembra non basti essere eletti per due volte di fila, in due anni, per poter governare. A Gavorrano la vicenda del sindaco Massimo Borghi rischia di tramutarsi in una commedia degli equivoci. L’ultimo tassello di una storia complicata si snoderà il prossimo 8 settembre quando il Tribunale civile di Grosseto dovrà pronunciarsi sul ricorso contro l’elezione del sindaco, avvenuta lo scorso maggio, presentato dalla Prefettura. Ma la storia è più lunga.
Nel 2009 a Gavorrano ci si appresta al voto e il Pd organizza, diligentemente, le primarie. Solo che non le vince il suo candidato ma quello di Sinistra e Libertà, Massimo Borghi appunto, una storia di Pci, Ds e poi Sinistra Democratica per approdare infine al partito di Nichi Vendola. Il Pd prende atto della vittoria e candida Borghi a sindaco. L’elezione è trionfale con circa il 66 per cento dei voti.
Borghi comincia a interessarsi di abusi edilizi, vuole mettere ordine nella gestione dei videogiochi nei bar della zona, è un sindaco presente molto presente e poco portato ad assecondare i voleri dell’alleato Pd. Così non passa un anno che il principale partito di Toscana decide di dimettersi in massa dal Consiglio comunale facendo decadere il sindaco e provocando il commissariamento del Comune...
continua... http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/17/eletto-due-volte-a-gavorrano-grosseto-
PS: Ma cosa vi aspettavate? La lealtà e la legalità, non vanno mai d'accordo. Provaci ancora, Massimo!
Saluti da uno che non crede alle primarie, umberto marabese
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