Il segretario del Pd ai sindaci della Valsusa: “Il Pd pronto a uscire dalla comunità montana”.
Si avvicina l’ora del chiarimento definitivo tra il Pd e i suoi amministratori in Valle, richiesti di riconoscere la legittimità della Torino-Lione
Il dissenso resta legittimo, a patto che non si manifesti sulle punte dei randelli, così com’è legittima la decisione di fare la Tav. O il presidente della Comunità Montana e i sindaci Pd della Valle di Susa la accettano, impegnandosi a orientare su questa linea gli alleati, oppure «il partito non potrà che prendere atto dell’esaurimento politico della coalizione e considerare conclusa l’esperienza della maggioranza alla Comunità Montana».
Poche righe al termine della relazione letta da Gianfranco Morgando in apertura dell’assemblea regionale dei «democrats», che prospettano la resa dei conti. «Il mio non è un generico appello ma un’indicazione politica da rispettare in tempi brevi - ribadirà più tardi il segretario -. A giorni convocheremo i nostri amministratori...
continua... http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/410896/
PS: I diktat non fanno più paura, la responsabilità dei sindaci "ribelli"nei confronti dei propri cittadini è molto più importante. Sarebbe ora che si smettesse di dettare la linea nazionale anche dove c'è una rappresentanza che è contraria. Non si potrebbe dialogare e trovare una line comune tra le parti? Oppure vige la legge "qui comando io?"
Un saluto da marabese umberto
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