Pagine

mercoledì 20 luglio 2011

Pd, su Penati non dire “giustizia a orologeria”.

Visto Penati? E’ un chiaro messaggio a Bersani, proprio nei giorni di Papa“. La telefonata arriva dalla direzione della segreteria politica del Partito Democratico pochi minuti dopo la pubblicazione da parte delle agenzie della notizia dell’indagine a carico dell’attuale vicepresidente della Lombardia, Filippo Penati, per concussione. Dopo quella telefonata ne arriva un’altra. Questa volta dall’entourage regionale del partito. Poi altre ancora. E tutte sintetizzabili così: dalla procura di Monza è stato inviato un messaggio a Bersani.
A me sembra pura follia poterlo pensare. Figurarsi dirlo. Per due semplicissimi motivi: perché Penati dal 16 novembre 2010 (il giorno dopo le primarie di Milano che hanno visto Stefano Boeri sconfitto da Giuliano Pisapia) non è più capo della segreteria politica di Bersani e i due non si sono salutati in amicizia, e perché non si può gridare alla giustizia a orologeria solo quando fa comodo, magari (come mi è stato detto) aggiungendo che la procura di Monza è “vicina” a Silvio Berlusconi e al Pdl, considerato che qui volevano trasferire il processo Ruby...
continua... http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/20/caro-pd-su-

PS: Come sempre, chi è indagato non è colpevole. Il colpevole lo è quando il Giudice emette la sentenza di terzo grado. Nel frattempo, speriamo poco, aspettiamo e prendiamo per buono anche la difesa degli indagati: questo vale per tutti gli indagati!
Saluti da umberto marabese

Nessun commento:

Posta un commento