No, non possono chiedere ai cittadini di fidarsi ancora. Se Gianfranco Fini si dice «certo», in una lettera a il Fatto quotidiano, che «entrambe le Camere faranno la loro parte» e che i tagli ai costi della politica saranno «votati in Aula prima della pausa estiva» non può pretendere che gli italiani gli credano sulla parola. Sono stati già scottati troppe volte. Carta canta. Le promesse, le rassicurazioni e gli impegni non bastano più. Il presidente della Camera, nella sua prima intervista dopo l'insediamento, convenne che «il primo dei buoni esempi che devono dare i parlamentari è quello della presenza» perché «il vero costo che produce la "casta" è quello della improduttività». E ammonì: «I parlamentari devono essere presenti e lavorare da lunedì a venerdì, non tre giorni a settimana». Risultato? Prendiamo quest'anno: dal 1° gennaio a oggi, su 28 venerdì in calendario, quelli con sedute in Aula sono stati 2. Non sarà colpa sua, ma è così...
continua... http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-casta-paghi-qualche-idea/
PS: Non credo ai miracoli......ma potrei ravvedermi nel caso in cui i politici si privassero di qualche privilegio. Me ne basterebbero due: un solo posto di lavoro, il più remunerato(non due, tre ....poltrone), una sola pensione, a scelta( non due, tre...tipo Amato, Cossutta e molti altri).
Saluti da umberto marabese
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