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venerdì 3 giugno 2011

Veltroni, lo specialista dei libri del dolore.


La nuova fatica letteraria di Walter Veltroni, "L'inizio del buio", è dedicata alla tragedia di Vermicino e al sequestro Peci... Il massimo della spensieratezza è una botta di nichilismo, e la prospettiva più allettante il suicidio. È la narrativa catastrofica. La saggistica mortuaria.

La scrittura è un destino. E anche le disgrazie. Ernest Hemingway, che ebbe lunga e corroborata esperienza di entrambe, ha fornito un imperativo categorico a ogni aspirante autore: «Scrivi solo di ciò che sai!». Aveva ragione. Il vero scrittore è quello che mette se stesso, la propria vita e la propria visione del mondo, dentro i suoi libri. Ci sono scrittori che ci mettono la realtà, o la finzione, la commedia, o la tragedia. Poi c’è chi ci mette dentro per partito preso sciagure e sventure. Ma anche disgrazie e tristezze.....
PS: Walter, riposa in pace, ronfando in un caldo pomeriggio romano su di un soffice divano, ma il prossimo libro, scrivilo su quello che, sotto banco,  pensa  "il baffino" di Nichi vendola. Vedrai che boooooooom di vendite!
Un saluto, Umberto Marabese.

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