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giovedì 2 giugno 2011

Sulla Tav Vattimo fa infuriare il Pd: "Niente cantiere, l’Ue cancelli i fondi"

02/06/2011 - L’EUROPARLAMENTARE AL PRESIDIO DI CHIOMONTE: ITALIA INAFFIDABILE. I comitati: scaduto il termine Il prefetto chiama la Coldiretti.
MAURIZIO TROPEANO
torino
Martedì sera Gianni Vattimo è salito al presidio No Tav di Chiomonte e come europarlamentare dell’Italia dei Valori ha certificato che alla scadenza della mezzanotte non è stato aperto il cantiere del cunicolo esplorativo di Chiomonte. E così il filosofo anche a nome di altri sei colleghi tra cui il nuovo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, chiederà all’Ue di ritirare il finanziamento di 672 milioni. Vattimo non poteva sapere che la commissaria europea ai Trasporti, Siim Kallas, posticipa di trenta giorni la scadenza da rispettare da parte del Governo Italiano. Dunque, il tempo c’è ma secondo i comitati che si oppongono al progetto «l’apertura di questo cantiere si è ormai rivelata impossibile se non con l’uso della forza militare, come irresponsabilmente suggerito da alcuni esponenti della classe politica locale e nazionale». Dunque «l’inaffidabilità dell’Italia è ora certificata: l’Unione Europea deve ritirare il finanziamento.

Parole che insieme al comportamento di Vattimo fanno infuriare il Pd. Il parlamentare Giorgio Merlo attacca: «Ma l’Idv piemontese non aveva firmato il documento a favore dell’alta velocità di Confindustria Piemonte e Comitato Transpadana assumendosi così precisi impegni? Prima di sabotare un grande progetto forse è bene che un partito di governo come quello guidato....

PS: Le parole si possono dire, aspetterà all'UE decidere, in base a che cosa, non lo so proprio!
Saluti da Umberto Marabese.

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