«Lotta aperta alle contaminazioni con le mafie». Lucà: non sapevo di parlare con un malavitoso.
ANDREA ROSSI - torino
Il giorno dopo la politica fa muro. Superato lo choc, si schiera a difesa dei personaggi non indagati finiti nelle carte dell’inchiesta per aver incontrato o telefonato a esponenti della ’ndrangheta. Nei prossimi giorni verranno sentiti dai magistrati. Alcuni l’hanno chiesto esplicitamente, perché si faccia subito chiarezza.
Torino è quasi incredula. Prova a reagire. Il sindaco Piero Fassino garantisce che il Comune «sarà in prima linea nella lotta senza quartiere contro le contaminazioni della criminalità organizzata.
E sull’episodio che riguarda il deputato Pd Lucà - che al telefono con il boss Salvatore Demasi chiedeva un aiuto per le primarie a sostegno di Fassino - le parole del sindaco sono durissime: «Alcuni giornali accostano il mio nome a personaggi e situazioni con le quali, in tutta evidenza, la mia persona e il mio ruolo non hanno nulla da spartire. Non sono disposto a essere messo nel tritacarne dei sospetti. Sono una persona per bene: lo racconta la mia storia, lo dimostrano le mie scelte. E non permetterò a nessuno di gettare un’ombra sulla straordinaria prova che hanno dato 53 mila torinesi partecipando alle primarie»..... Torino è quasi incredula. Prova a reagire. Il sindaco Piero Fassino garantisce che il Comune «sarà in prima linea nella lotta senza quartiere contro le contaminazioni della criminalità organizzata.
continua.... http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/
PS: Chiede una riflessione Michele Curto, neo eletto in Comune per Sinistra e libertà: «I partiti dovrebbero rilanciare la questione morale, unica possibilità per rendersi impermeabili alle attenzioni criminali. I profili penali potranno essere confermati o meno; restano però le inopportunità politiche emerse».
IO sottoscrivo la riflessione di Michele Curto, Umberto Marabese
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