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martedì 3 maggio 2011

NO-Tav: I sindaci valsusini protestano a Palazzo Chigi.

Dopo quasi due anni torna a riunirsi il tavolo politico della Torino-Lione che dovrebbe dare il via libera a quella che ormai viene definita il «Tav low cost» e definire nei dettagli tempi, caratteristiche e modalità dei 36 milioni che governo e regione metteranno in campo per il sistema ferroviario metropolitano. E per la prima volta i sindaci della Valsusa contrari al supertreno protesteranno con le loro fasce tricolori sotto Palazzo Chigi. Il motivo? L’esclusione di 12 primi cittadini dei 20 comuni interessati dal percorso dalla delegazione che parteciperà all’incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

Una protesta annunciata con una lettera che contesta l’invito rivolto ad alcuni sindaci non coinvolti dal tracciato come quelli di Claviere e di Giaveno e l’esclusione della Comunità Montana Valsusa-Valsangone, guidata dal presidente Sandro Plano (Pd) «per aver assunto posizioni critiche sulla necessità e sulla sostenibilità, economica e ambientale di una nuova linea».

I ventidue sindaci criticano il metodo e anche la sostanza perché «la proposta che prevede....
continua.... 

PS: Sono giunte alla ASL informazioni dettagliate di molti Comuni della zona dove transiterà la TAV, nelle quali si denuncia che l'inquinamento ambientale e quindi l'aumento di malattie causate da questa opera , saranno di molto aumentate in numero e varietà. In realtà, tenendo sempre presente l'impatto fisico di questa opera nei tempi futuri, si deve tener conto del tempo presente-futuro prossimo, che occorrerà per portarla a termine. In questo lasso di tempo, si dovrà, a meno di incontrare difficoltà  quasi insuperabili quali incontro di  falde acquifere, o peggio ancora consistenti masse di mercurio o uranio(uno studio di alcuni anni fa le davano per certe....), tenere presente come, con che mezzi e dove portare "montagne di materiale" scavato per fare il tunnel. Tra l'altro, il tempo per la consegna dell'opera, non è nemmeno prevedibile per le difficoltà impreviste che dovranno affrontare, può durare anni, decenni o molto di più!
Bisognerebbe chiederlo ai simpatizzanti di questa opera, ancora prima  che i disegni del tracciato!
La Torino -Lione, la TAV, era iniziata male e continua peggio.
Un saluto da Umberto Marabese.

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