Gli incentivi agli inceneritori dopo il decreto Romani: tremano gli impianti in costruzione.
I certificati verdi sono una forma di incentivazione all’energia elettrica da fonti rinnovabili che interessa anche i termovalorizzatori in costruzione e quelli che saranno realizzati in futuro. Il decreto “ammazza rinnovabili” introduce un taglio anche per questo tipo di incentivi. E così qualche municipalizzata minaccia di alzare la Tarsu, ma gli ambientalisti interpellati da Eco dalle Città concordano: è la prova che senza sussidi incenerire non conviene.
di Silvana Santo
Non solo gli operatori delle rinnovabili. A lamentarsi per i tagli imposti dal decreto Romani, approvato il 3 marzo scorso dal Governo e ancora in attesa dei provvedimenti attuativi, sono adesso anche le aziende che gestiscono gli impianti di incenerimento dei rifiuti che godono ancora dei cosiddetti Certificati verdi. I titoli negoziabili assegnati in misura proporzionale all’elettricità prodotta, infatti, non rappresentano solo la principale forma di incentivazione per le rinnovabili diverse dal fotovoltaico, ma interessano anche un certo numero di termovalorizzatori in esercizio in Italia, anche se solo per una parte dei rifiuti trattati. La Finanziaria 2007, infatti, in seguito a una procedura di infrazione aperta dall’Unione europea nei confronti del nostro paese, ha limitato l’applicazione dei Certificati verdi solo alla frazione biodegradabile dei rifiuti trattati, quantificata nel 51% del materiale bruciato (l’altra forma di incentivazione per il termovalorizzatori, il contestatissimo Cip6, è stato invece limitato agli impianti autorizzati prima del 2007 e per i quali era già stata avviata entro quell’anno la realizzazione, anche se provvedimenti successivi hanno poi introdotto delle proroghe temporali e una deroga per gli impianti autorizzati nell’ambito della gestione della cosiddetta emergenza campana).
Anche per i termovalorizzatori che godono dei Certificati verdi, dunque, come per le centrali eoliche, a
continua.....
Una fregatura per noi cittadini, un affare per lor signori della politica. Propongo un'iniziativa da attivare ogni qualvolta che si andrà a votare, a Grugliasco il prossimo anno, a Torino fra pochi giorni: Non votare mai più quelli che promettono una cosa e ne fanno un'altra; in qualsiasi livellio istituzionale, nessuno va per volontà propria, ma va solo perchè noi li madiamo lì con i nostri voti: Occhio.....
Un saluto da Umberto Marabese
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