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domenica 29 maggio 2011

Gli ex popolari bloccano Fassino

Mancata intesa fra il neosindaco  per ora la nascita della giunta resta al palo. Maretta anche in casa Pd per il criterio usato per individuare gli assessori. Domani la segreteria cittadina
emanuela minucci
torino
Sono stati al telefono un’ora. Gariglio, ultimativo: «Il nostro nome è solo uno: Mangone». Fassino, disarmante: «Gli ex assessori sono solo tre, Dealessandri, Curti e Passoni». In mezzo ai due diktat, un mare di motivazioni, il cui succo è che alla giunta del neosindaco continua a mancare la tessera della cosiddetta area degli ex Popolari. Con un bel contorno di malcontento, anche in casa Pd, per altri begli ex nomi per ora non riconfermati.

Per il resto il puzzle è quasi completo: «Lo presenteremo fra martedì e mercoledì prossimi» dicono dall’entourage del neosindaco. Il quale, ieri mattina dopo aver incontrato gli ultimi pretendenti alle undici poltrone (l’ipotesi del consigliere delegato, che si può occupare del progetto Smart Cities o di decentramento è proprio solo un’ipotesi, anche perché bisognerebbe cambiare lo Statuto) è partito per il suo buen retiro di Scansano, in Toscana. Weekend di riposo? Macchè. Cellulare bollente, un filo diretto con il fido Quagliotti e parecchi conti che non tornano. «Io non ho problemi con le donne per costruire questa giunta - aveva confidato Fassino una decina di giorni fa - ma con gli uomini: troppi pretendenti e poche poltrone».....
continua.... http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/404542/

PS: Carissimo Perù, ti sei accorto che è un po' più difficile ammorbidire i "tuoi" che quelli dei piccoli partiti, sempre proni e disponibili anche al sacrificio pur di  salvaguardare il bene.......personale?
Un saluto da Umberto Marabese.

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