Pagine

mercoledì 4 maggio 2011

Fassino-Centin: quella liaison che fa tremare Altamura.

Al coordinatore regionale di Area Democratica, costretto a candidarsi per uno scranno in Sala Rossa, potrebbe non bastare un buon risultato elettorale per essere confermato in giunta.

I suoi hanno fatto di tutto per non candidarlo, per permettergli di entrare in giunta senza doversi confrontare con gli elettori, ma Piero Fassino è stato irremovibile: “Tutti gli assessori in lista, con l’unica eccezione dell’attuale vicesindaco Tom Dealessandri”. Così Alessandro Altamura, assessore comunale al commercio e coordinatore regionale di Area Democratica (la componente del Pd che ha proprio in Piero Fassino e Dario Franceschini i più alti riferimenti nazionali) ha fatto buon viso a cattivo gioco e ora si trova a correre per uno scranno in Sala Rossa, poi chissà. Ad appoggiarlo un pezzo da novanta della politica sabauda, come la consigliera regionale Gianna Pentenero e l’ex vicesindaco socialista Marziano Marzano, oltre ai suoi fedelissimi sul territorio, come Giuseppe Boggiardi, capolista alla X e Vincenzo Femia.

Il suo principale competitor interno è Pasquale Centin, ex braccio destro di Mercedes Bresso, nei cinque anni di governo della Regione, già assessore a Chivasso, che godrebbe di un canale privilegiato con Fassino, appoggiato sin dal primo giorno. Con lui si sono schierati gran parte degli ex Ds di Area Democratica, dalla parlamentare Anna Rossomando al capogruppo in Comune Andrea Giorgis, dall’ex assessore regionale Angela Migliasso all’ultimo segretario provinciale dei Ds, Rocco Larizza. Insomma Centin deve uscire: ci tiene il Pd, ci tiene la sua corrente, ma soprattutto ci tiene Fassino. E visto che per lui, tuttora residente a Chivasso, cercare consenso a Torino è impresa improba, ecco il partito che viene in soccorso.

A dividersi tra i due e a garantire per tutti l’ex ministro Cesare Damiano, uno degli uomini politici più apprezzati e ascoltati dal “Lungo”, il cui intervento è stato decisivo per ottenere la candidatura di Emanuele Durante alla VII circoscrizione. Ma cosa potrebbe succedere se l’ex assessore chivassese dovesse riuscire in un exploit? E se Altamura raggranellasse meno voti del suo avversario interno? La sensazione è che “Giolitti”, come per anni Sergio Chiamparino ha appellato il suo assessore, non godrà di nessun trattamento speciale: per essere riconfermato in giunta dovrà dimostrare di avere i voti. E anche questo potrebbe non bastare.

PS: In questi ultimi quindici giorni, mi son permesso d'invitarvi a leggere articoli, alcuni scritti da me e moltissimi solo commentati. In tutti quelli che parlavano delle amministrative di Torino, il mio commento è stato quasi lo stesso: parlano, contrattano, mercanteggiano sempre e solo  una buona poltrona con relativo stipendio, o anche qualche sedia con relativo gettone di presenza o semplicemente uno sgabello con una sola gamba affilata e  senza seduta.........un sacrificio corporeo val bene la benevolenza del capo!
Un saluto da Umberto Marabese.

Nessun commento:

Posta un commento