Geniale la battuta di Dario Vergassola: “Sono buoni tutti a vincere le elezioni con i candidati degli altri”.
Aggiungerei: al primo turno, però. Al secondo, c’è spazio per far saltare tutto, anche con i candidati degli altri.Ma chi sono “gli altri”? Non sono una nuvola di passaggio nella politica italiana, ma l’espressione di nuove teste, nuovi pensieri, con tanta voglia di aprire la finestra per far entrare aria nuova. Hanno trovato, stanno trovando, il modo di organizzarsi e di farsi sentire.
Il Pd giustamente gioisce, ma non interpreta che di striscio questo settore dell’opinione pubblica. Dovrebbe riflettere, in chiuse stanze, sul fatto di essere insieme vincitore e sconfitto. È in crisi di consensi, ed è stato sorretto in funzione antiberlusconiana, dalle stesse forze che ha sempre cercato di emarginare. A Napoli, con De Magistris, è stato non solo battuto, ma anche scavalcato. La sinistra storica italiana (chiamiamola così) perde un’altra occasione di rappresentare il cambiamento.......
continua.... http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/05/20/giovanni-
PS: Una disamina seria, approfondita di quello che potrebbe essere il nostro domani politico. Bisogna però liberarsi del "berlusconismo", più ancora di "Lui" vista anche l'età, non è che possa candidarsi in eterno.
Riusciranno i "nostri eroi" a allontanarsi dal potere dopo che lo hanno avuto in mano per 10, 30, 50 anni? Secondo me no, ormai fa parte integrante del loro DNA.
Una buona domenica da Umberto Marabese.
Aggiungerei: al primo turno, però. Al secondo, c’è spazio per far saltare tutto, anche con i candidati degli altri.Ma chi sono “gli altri”? Non sono una nuvola di passaggio nella politica italiana, ma l’espressione di nuove teste, nuovi pensieri, con tanta voglia di aprire la finestra per far entrare aria nuova. Hanno trovato, stanno trovando, il modo di organizzarsi e di farsi sentire.
Il Pd giustamente gioisce, ma non interpreta che di striscio questo settore dell’opinione pubblica. Dovrebbe riflettere, in chiuse stanze, sul fatto di essere insieme vincitore e sconfitto. È in crisi di consensi, ed è stato sorretto in funzione antiberlusconiana, dalle stesse forze che ha sempre cercato di emarginare. A Napoli, con De Magistris, è stato non solo battuto, ma anche scavalcato. La sinistra storica italiana (chiamiamola così) perde un’altra occasione di rappresentare il cambiamento.......
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PS: Una disamina seria, approfondita di quello che potrebbe essere il nostro domani politico. Bisogna però liberarsi del "berlusconismo", più ancora di "Lui" vista anche l'età, non è che possa candidarsi in eterno.
Riusciranno i "nostri eroi" a allontanarsi dal potere dopo che lo hanno avuto in mano per 10, 30, 50 anni? Secondo me no, ormai fa parte integrante del loro DNA.
Una buona domenica da Umberto Marabese.
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