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domenica 1 maggio 2011

Cosa hanno in comune un"assassinio", una "beatificazione" e il 1° Maggio?

Un  figlio di Gheddafi e tre nipotini "assassinati" in raid Nato. Il leader libico si è salvato.

ROMA - Uno dei figli di Gheddafi, Saif al-Arab, è stato ucciso stanotte da un raid della Nato sulla sua casa di Tripoli.
Nell'abitazione secondo il governo libico si trovava anche il padre Muammar, rimasto illeso. Anche tre nipoti di Gheddafi sarebbero morti. La Nato ha confermato un attacco su Tripoli, ma ha detto che aveva per obiettivo una struttura militare e non persone.
«La casa di Saif al Arab, il più piccolo dei figli della Guida (Gheddafi, ndr), è stata attaccata con potenti mezzi», ha detto il portavoce del governo di Tripoli, Mussa Ibrahim in una conferenza stampa. «La Guida si trovava nell'abitazione assieme a sua moglie con amici e parenti ed è sano e salvo» 

....continua...

Bloccati gli accessi alla piazza per il grande afflusso di fedeli
Malori e ambulanze bloccate. Proteste perché mancano i wc.
ROMA - Oltre un milione di pellegrini a Roma per la beatificazione di papa Wojtyla. I varchi per la piazza sono stati aperti alle due di notte, con tre ore di anticipo. La polizia ha deciso l'apertura per motivi di ordine pubblico, perché decine di migliaia di persone premevano ormai agli ingressi. Poi poco prima delle 9 l'accesso a San Pietro è stato chiuso per la grande affluenza e i fedeli deviati verso i maxischermi del Circo Massimo. Molti pellegrini si sono lamentati per la mancanza di bagni chimici su via della Conciliazione. L'attesa ha costretto alcuni a fare pipì per strada.
Ore 11 - «Solo un euro le preghiere del papa». Un ambulante abusivo con accento napoletano offre i libretti ai pellegrini che, in via di Porta Castello, ancora provano ad avvicinarsi a via della Conciliazione. L'altro giorno il sindaco Gianni Alemanno aveva previsto che per la beatificazione sarebbero arrivati moltissimi venditori abusivi da tutta Italia. E così è stato. Le bandierine e i fazzoletti bianchi e gialli di Giovanni Paolo II vengono venduti a 1 o 2 euro, a seconda dei venditori. La merce è custodita in vecchi furgoni parcheggiate nei pressi di Castel Sant'Angelo dove periodicamente gli ambulanti vanno a rifornirsi.....

continua.....

Festa del lavoro al Quirinale. «Preoccupano le ostilità
tra sindacati........>>
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 Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha celebrato la Festa del lavoro al Quirinale con i vertici delle organizzazioni sindacali. Napolitano ha ricevuto i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Camusso, Bonanni, Angeletti e Centrella, accompagnati dalle rispettive segreterie, ai quali ha rivolto un appello a ritrovare quell'unità che, ricorda, è stata importante per la storia della Repubblica e ha dato risultati positivi.
«Le lacerazioni portano solo al peggio».
«La nostra storia - a partire dal 1944 e nonostante periodi di rottura e divisione - ci dice quel che l'unità sindacale ha dato ai lavoratori, alla democrazia, al paese. La rinuncia a sforzi pazienti di ritessitura quando si producano lacerazioni e diventino indispensabili dei ripensamenti, può portare solo al peggio, dal punto di vista del peso e del ruolo del lavoro e delle sue rappresentanze».
«Preoccupazione crescente per le vostre reciproche ostilità». «Amici delle organizzazioni sindacali. Permettetemi di esprimervi - ha detto il presidente - preoccupazione crescente dinanzi al tradursi di contrasti che tra voi possono sempre sorgere e di motivi di competizione, che non debbono stupire, in contrapposizioni di principio, in reciproche animosità e diffidenze, in irriducibili ostilità»...


PS: La tanto sponsorizzata "coscenza", (in ambito etico, con la parola coscienza intende la capacità di distinguere il bene e il male, per comportarsi di conseguenza. La coscienza è.....) sembra scomparsa. Niente ormai ci fa pensare e magari pentire di fatti che si potrebbero evitare anche solo avendone un pizzico di "coscenza". L'umanità meriterebbe un'altro diluvio universale!
A proposito di "cosa hanno di comune....": il giorno dell'accaduto, ossia niente!
Un caro saluto da Umberto Marabese.

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