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lunedì 4 aprile 2011

Pd: la Bottega langue e la Brigantin si mette in proprio.

Nel guazzabuglio del partito(Pd) la segretaria allarga la ditta famigliare e dà vita a una microcomponente con Stara e Lo Russo.

Nel clou del periodo pre elettorale il Partito democratico torinese arranca, tra riunioni che saltano all’ultimo e nodi irrisolti. Sarà oggi la giornata decisiva, con la segreteria convocata alle 18 e il direttivo provinciale di questa sera? Non è detto.

Mancano meno di due settimane alla consegna delle liste eppure ancora non si conoscono i nomi dei candidati delle Circoscrizioni, non si sa se il radicale Silvio Viale, osteggiato dalla componente cattolica del partito (in particolare il consigliere regionale Stefano Lepri), verrà inserito o meno e lo stesso dicasi per Giusi La Ganga, ex parlamentare socialista della prima repubblica, poi azzoppato da Tangentopoli. Persino la Federazione della Sinistra, per settimane in attesa di risposte su un possibile accordo nei quartieri, ha perso la pazienza decidendo alla fine di andare da sola e lasciando il Pd ad arrovellarsi su se stesso, incapace di chiudere un’alleanza che sembrava cosa fatta, nonostante il rischio di perdere il Centro e San Salvario, dove alle scorse regionali vinse il centrodestra.

Non è chiaro neanche chi sarà il capolista alle Comunali: la soluzione più plausibile (come scriviamo da giorni) resta il ticket formato dagli assessori uscenti Tom Dealessandri e Ilda Curti, con il primo sempre più titubante a confrontarsi.......
continua......
http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=2&id=1225

PS: anche in casi come questi a Torino dove non c'è più uno schieramento compatto dove le varie anime sono d'accordo per promuovere un programma volto ai desideri della gente-elettore. Tutto è diventato un "AAA offresi posti", AAA cercasi posti: un vero e proprio mercato........
si,  ma di vacche magre!
Un saluto da Umberto Marabese.

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