Il sindaco Chiamparino chiude la polemica tra sindacati e Comuni: «Il mondo sta cambiando, bisogna rendersene conto. E le città turistiche non possono essere trattate come tutte le altre».
andrea rossi
torino
Nel giro di due giorni gli è piovuta addosso una raffica di appelli. Prima il vescovo Cesare Nosiglia, contrario alle domeniche tutto shopping ed evasione per qualcuno e lavoro per altri. Poi la Cgil, che gli ha chiesto di emanare un’ordinanza e imporre la serrata totale ai negozi. Infine Cisl e Uil, che hanno bollato come «mossa elettorale» la decisione di lasciare campo liberò agli esercenti del centro. Ieri, dopo essersi informato su quel che sta accadendo nelle altre città italiane, il sindaco Chiamparino ha provato a chiudere la polemica sul primo maggio. «Mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua. E comunque lo voglio dire chiaro: il mondo non è più quello di una volta. Sempre di più i tempi lavorativi scorreranno sull’arco dei sette giorni anziché cinque. Bisogna che tutti se ne rendano conto».
Il sindaco si guarda bene dall’entrare in polemica con i sindacati.......continua.....
Il sindaco si guarda bene dall’entrare in polemica con i sindacati.......continua.....
PS: Chiamparino (fa rima con Fassino) : «Mi sembra una tempesta in un bicchiere d’acqua. E comunque lo voglio dire chiaro: il mondo non è più quello di una volta. Sempre di più i tempi lavorativi scorreranno sull’arco dei sette giorni anziché cinque. Bisogna che tutti se ne rendano conto».
Cos'altro si può aggiungere.....
Un saluto da Umberto Marabese
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