Libia: Bersani, finalmente da comunita' internazionale posizione chiara e netta.
a)"Alla buon'ora. La comunita' internazionale ha detto una cosa chiara, e cioe' che a una persona che noi riteniamo criminale e che vogliamo mandare al Tribunale dell'Aja non possiamo permettere di bombardare Bengasi". Cosi' il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, accolto dagli applausi al suo arrivo al Teatro Regio di Torino per la cerimonia dei 150 anni dell'Unita' d'Italia commenta la decisione dell'Onu sulla Libia.
PS: Il “guerrafondaio”…..
Libia: Napolitano, non lasciamo calpestare speranze di 'risorgimento' mondo arabo.
b)''Nelle prossime ore l'Italia dovra' prendere decisioni difficili, impegnative sulla situazione che si e' venuta a creare in Libia. Ma se pensiamo a quello che e' stato il Risorgimento come grande movimento liberale e liberatore, non possiamo rimanere indifferenti alla sistematica repressione di fondamentali liberta' e diritti umani in qualsiasi Paese. Non possiamo lasciare che vengano distrutte, calpestate, le speranze che si sono accese di un risorgimento anche nel mondo arabo, cosa decisiva per il futuro del mondo''. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo intervento al Teatro Regio di Torino nell'ambito delle celebrazioni per il 150° dell'Unita' d'Italia.
''Mi auguro - ha aggiunto - che le decisioni da prendere, siano dunque circondate dal massimo consenso e dalla consapevolezza dei valori che l'Italia unita' incarna e che dobbiamo salvaguardare ovunque''.
PS: Mi ricorda Ponzio Pilato……
Basta guerre "umanitarie". Nessun intervento militare in Libia, stato Sovrano.
Dopo il voto, inaccettabile, del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che ha autorizzato, insieme alla no-fly zone, il ricorso a “tutte le misure necessarie” (di fatto il via libera ai bombardamenti), si moltiplicano le notizie di un imminente intervento militare anglo-francese (con una misera foglia di fico araba) sulla Libia.
Noi, che siamo cittadini di un paese che porta grandi responsabilità per la situazione che storicamente si è creata in quel paese, ci dichiariamo disponibili a sostenere ogni azione legittima che contribuisca a fermare lo spargimento di sangue e a trovare una soluzione politica alla crisi, mentre dichiariamo la nostra ferma contrarietà a ogni azione bellica condotta dall’esterno contro un paese sovrano….continua….
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/18/no-allintervento-militare-contro-uno-stato-sovrano/98524/
PS: Così si ragiona….
Libia, svolta nella linea del regime "Cessate il fuoco immediato"
Tripoli - La prima risposta è un'alzata di spalle. L'Onu adotta la risoluzione 1973 che impone il cessate il fuoco immediato e lo stop agli attacchi ai civili in Libia e la replica immediata di Gheddafi è un bombardamento su Misurata e una minaccia all'Occidente: "Vi aspetta l'inferno". Ma la Francia è decisa, con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, a usare la forza per imporre la no fly zone nel Paese. E il Colonnello viene ricondotto a più miti consigli. Il rais manda in tv il suo ministro degli Esteri un "cessate il fuoco immediato. Sospesi gli attacchi ai ribelli e le operazioni militari, per rispetto della decisione dell'Onu".
continua….
PS: Una riflessione sui primi due articoli:
a) Pier Luigi Bersani, niente di nuovo, non vedeva l’ora di fare qualcosa bipartisan con "Lui" dimenticandosi, come quasi tutti i nostri governanti, che da diciotto anni, o giù di lì, noi “abbiamo invaso nazioni indipendenti e le stiamo occupando militarmente”: è contro la nostra Carta Costituzionale, sono “Stati Sovrani”! In questi anni centinaia di migliaia di civili, anziani, donne e bambini sono stati assassinati dalle truppe occupanti, non bastano ancora?
b) Presidente Giorgio Napolitano, in ogni discorso Lei menziona la nostra Costituzione come il faro delle nostre istituzioni, e di questo gliene sono grato, ma con che faccia potrò festeggiare il 25 aprile, giorno della Liberazione da parte dei Partigiani dagli occupanti nazi-fascisti, mentre l’Italia sta’ in guerra in mezzo mondo, contro quando è scritto nella nostra Costituzione?
Un amaro saluto da Umberto Marabese.
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