L'archistar è stato il grande assente (anche nel nome): " Dal sindaco non ho ricevuto neanche una chiamata". di Emanuela Minucci.
torino, 27 marzo 2011
Sono passati tredici anni. Chiamparino ha fatto in tempo a succedere a Castellani e a raddoppiare il mandato. E il Palafuksas, in tutto questo tempo, è stato sempre lì. Vuoto e inquieto (per le sue plurime incerte destinazioni d’uso), ma comunque lì: dalla gettata delle fondamenta al brindisi di ieri si sono succeduti tre consigli comunali, un’Olimpiade, infinite polemiche. Al Professore è subentrato «il Chiampa», alla Tessore (che lì dentro voleva il Museo del Cioccolato) si è sostituito Alessandro Altamura, da sempre sostenitore del ritorno, nella lampada di Aladino di Porta Pila, dei negozi. Commercianti sfrattati alla fine dei Novanta dall’orribile capannone in amianto sulle cui ceneri è nato il nuovo, avveniristico edificio in acciaio e vetro.
Solo un protagonista è rimasto lo stesso, in questa lunga telenovela, inossidabile come il Ridge di Beautiful: il mega-architetto Massimiliano Fuksas (guai a chiamarlo archistar): incaricato nel ‘97, ha amato e difeso molto la sua opera ed è venuto a Torino più volte in questi tredici anni per seguire il cantiere. Bene. Lui, ieri, era il Grande Assente. Insomma si è inaugurato il Palafuksas (in realtà oggi il nuovo nome è Palatino) e mancava proprio lui, Fuksas.
Dietro la sua assenza una piccola, grande polemica. «Non sono venuto semplicemente perché non mi hanno invitato: e le dico la verità, sono un po’ amareggiato......
Solo un protagonista è rimasto lo stesso, in questa lunga telenovela, inossidabile come il Ridge di Beautiful: il mega-architetto Massimiliano Fuksas (guai a chiamarlo archistar): incaricato nel ‘97, ha amato e difeso molto la sua opera ed è venuto a Torino più volte in questi tredici anni per seguire il cantiere. Bene. Lui, ieri, era il Grande Assente. Insomma si è inaugurato il Palafuksas (in realtà oggi il nuovo nome è Palatino) e mancava proprio lui, Fuksas.
Dietro la sua assenza una piccola, grande polemica. «Non sono venuto semplicemente perché non mi hanno invitato: e le dico la verità, sono un po’ amareggiato......
continua.....
PS: E pensare che all'Aquila i cittadini e il "primo cittadino"si lamentano che dopo due/tre anni non è stato ancora ricostruito completamente quello che il terremoto ha devastato. Bastava chiamare la Sala Rossa(sede del Consiglio comunale di Torino) e tutto si risolveva in poco tempo. Lo stà a dimostrare il fatto che gli ultimi due Sindaci di Torino, Prof. Castellani per tre anni e per dieci anni "IL Chiampa", hanno saputo ricostruire a "porta Pila"( mercato storico di Torino) il centro commerciale in soli tredici anni!
E poi hanno il coraggio di criticare i piemontesi chiamandoli " i bugia nen"!
Un saluto da Umberto Marabese
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