Diceva qualcuno, a ragion veduta, che le idee dominanti sono sempre le idee della classe dominante. E anche nel caso dell’immigrazione di massa non si sfugge a questo corollario. Abbiamo, per un verso, il padronato cosmopolitico, la destra liberista del danaro e della finanza, che mira a deportare schiavi dall’Africa, con l’obiettivo evidentissimo di sfruttare illimitatamente nei circuiti della reificazione capitalistica i nuovi arrivati dall’Africa, in seconda battuta di usare queste armi di immigrazione di massa per abbassare in generale i costi della forza lavoro, e quindi per condurre quella che Gallino chiamava “la lotta di classe dall’alto”, e in terzo luogo, naturalmente, come già evidenziato da Marx, l’immigrazione di massa serve ai signori apolidi del capitale per generare conflittualità orizzontali tra gli ultimi, di modo che essi, anziché cooperare e lottare verso l’alto, guerreggino fra loro, secondo la classica funzione dell’ideologia dominante: si scambiano gli amici per nemici e i nemici per amici....